Il veliero laboratorio
Jean Gab, cutter 1930
Veliero storico costruito nel 1930 nel cantiere Grossi di Marsiglia su disegni del famoso architetto francese André Mauric , architetto di France I e II del Barone Bic (Coppa America), Pen Duick VI (Whitbread, Eric Tabarly), Kritter VII, Calypso e Alcyone (Jacques Cousteau).
Primo proprietario fu Jean Gabriel Daragnes, pittore "fauve" amico di Mauric; il proprietario attuale è Studiomare, la società di ricerca che ha fondato Ischia Dolphin Project.
Restauro: 2000 Atelier Polynautic, Gruissan, Aude, France.
Caratteristiche tecniche
Bandiera : francese
Anno di costruzione 1930
Cantiere: Grossi, Marseille
Lunghezza fuori tutto: 17,70 m.
Lunghezza piano coperta: 16 m.
Larghezza: 4,45 m.
Pescaggio: 2,50 m.
Superficie velica: 160 mq.
Fasciame in quercia e mogano, ordinate in quercia e olmo, ponte in pino dell'Oregon.
Stazza lorda 22,95 tonnellate
Vele: randa di maestra, trinchetta, fiocco, yankee, genoa e tormentina.
Motore: Iveco Aifo 145 HP diesel
Gommone Marshal 4,5m
Fuoribordo Johnson 25 cv.
Pilota automatico Star Pilot idraulico
Centrale di navigazione NKE (loch speedo)
Anemometro Penn Lann
GPS Magellan Nav 1200
VHF Sailor
Attrezzature per la ricerca
Array di idrofoni stereo (risposta in frequenza 3 Hz - 32 kHz).
Registratore digitale Sony TCD- D100 DAT
Altoparlante subacqueo
Mixer 6 canali.
Camera subacquea Panasonic CCD Camera WV-KS152
Videocamera Canon XL 1s obiettivo zoom 16x (XL 5.5-88mm IS II)
Videoregistratore BETACAM SP Sony.
Videocamera Sony DCR-PC110E plus
Videocamera Sony DCR-PC7E
Custodia subacquea per DCR-PC7E Sony
Monitor colori Roadstar
Videocamera Sony Hi8 CCD-TR780E
Digital camera Canon Eos 10D digital auto-focus (pixel 6.30 megapixel, 3088 x 2056)
Telephoto zoom lens 100-400mm F4.5-56L Image Stabilizer, Ultrasonic Motor
PC portatile Toshiba Satellite Pentium 4
Interni
Gli interni consistono in un'ampia cucina con tavolo e finestre esterne, una sleeping-room per sei persone (sistemazione in cuccette), un bagno per i maschi e uno per le femmine (acqua fredda), uno spogliatoio, un alloggio dell'equipaggio residente con un altro bagno, e a prua la cabina "marinai" con due o tre (bambino) posti letto. Spesso nella sleeping-room sono ospitate persone di diverso sesso. Utilizziamo le docce del marina del porto (acqua calda - gratuite).
La coperta di Jean Gab viene apprezzata durante la navigazione: a poppa c'è il pozzetto con la timoneria e le panche. Il pozzetto, protetto dal vento e confortevole, comunica con la cucina, all'interno; al centro della barca ai piedi dell'albero c'è il "salotto" esterno con il tavolo.
Vivere a bordo di imbarcazioni a vela è una scelta: vita semplice e in comune, conservazione delle risorse e dell'energia, stile di vita ecocompatibile.
Storico
Siamo stati contattati dalla famiglia Meunier Daragnès, gli eredi di Jean Gabriel Daragnès, primo proprietario di Jean Gab.
In particolare ci ha contattato Pierre Meunier che ci ha donato queste bellissime immagini di Jean Gab che risalgono sia alla costruzione che ai primi anni di navigazione.
La nonna di Pierre, Jeannine Daragnès, ha sposato in terze nozze Jean Gabriel; il primo matrimonio di Jeannine fu con un Meunier, e da queste nozze nacque Paul Meunier, il padre di Pierre.
Oggi Pierre e sua sorella sono probabilmente gli unici eredi di Jean Gabriel Daragnès, Pierre scrive di non sapere se a Bordeaux, dove Jean Gabriel è nato è rimasto qualche altro familiare. Pierre oggi vive in Spagna, a Barcellona.
Jean Gabriel Daragnès (1889-1950) è stato editore e tipografo a Parigi, ma ugualmente pittore-illustratore e incisore.
Come artista la sua carriera comincia come pittore, ma in breve si forma nell'arte dell'incisione.
Le sue opere testimoniano l'amore per il libro nel suo insieme. Non solamente illustrava lui medesimo i suoi libri ma è stato anche mastro tipografo e bibliofilo.
Riunì intorno a lui una cerchia di amici di cui facevano parte scrittori come Colette, Carco, Valéry, Mac Orlan, Celine e Giraudoux e artisti tra i quali Galanis, Bofa, Dufy, Gen Paul, Falké e l'editore Emile Paul.
Si ritrovavano ogni sabato a Montmartre, nell'atelier di Daragnès dove prendevano forma tutti i nuovi progetti e opere comuni.
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